10 segnali che sto diventando meno TRENTINA

L’ articolo originale (di un amico che vive in America) riportava i segnali che indicavano una crescente non italianità. Io gli ho rubato l’idea modificandola un po’, ossia elencando le cose che mi fanno sentire meno “trentina”, perchè è inutile, noi trentini non siamo proprio al 100% italiani. E lo è ancora meno il nostro stile di vita quotidiano.

Dunque cominciamo, e chiedo in anticipo scusa se qualche mio corregionale può sentirsi offeso. Prendiamola sul ridere…

1. Quando mi chiedono “come va?”, rispondo “benissimo, grazie!!”

2.Posso affrontare più o meno senza isterismi 2 ore di imbottigliamento nel traffico urbano o di fila alla cassa di un supermercato.

3. Supero da destra e faccio zig-zag tra le macchine, usando smodatamente il clacson.

4. Ho smesso di dare la precedenza ai pedoni (me ne vergogno…) e ho smesso di lanciarmi a piedi sulle strisce pedonali pensando che il mondo si fermi per farmi attraversare.

5. Guardo i trentini super-scattosi ed efficienti come se fossero dei pazzi esauriti.

6. Accetto sorridendo il Karaoke iper-alcoolico del vicino di casa, che dura 24 ore, secondo la regola del “oggi tu, domani io”.

7. Pago SEMPRE il biglietto dell’autobus e non mi chiedo il perchè non esistono gli orari alle fermate.

8. Non cammino telefonando pensando che nessuno possa derubarmi.

9. Se si buca una gomma della macchina ci penserò solo SE e QUANDO me la ritrovo completamente a terra.

10. Trovo introspettivo lo spostamento di 1 ora e mezza / due (solo andata) in autobus, direzione lavoro.

 

L’elenco in realtà potrebbe essere eterno, tanto è diverso questo mondo da quello da cui sono venuta. Ma ci tengo a sottolineare che la mia bella “isola felice” (chissà per quanto ancora) rimane sempre in testa alla mia classifica del vivere bene. Lavoro a parte, crisi a parte, il bello di Trento è che è tutto così facile!!! Ma lo capisci solo quando te ne vai. O forse quando te ne vai a vivere in un paese in cui per fare le cose ci vuole il doppio dello sforzo. O semplicemente te ne rendi conto quando la tua “forma mentis” cambia e scopri quanti problemi inesistenti ci creiamo.

Vabbeh, comunque sia ci sono momenti in cui mi chiedo se il Brasile  non mi abbia semplicemente fatta diventare meno trentina e più italiana!!

A.

 

 

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