Ecco qui. Sentite questa. Qui, in Pernambuco (non so negli altri stati del Brasile), questa “tassa tappa buchi” è stata finalmente sospesa un po’ dappertutto. Gli automobilisti dovevano pagare il corrispettivo del nostro bollo auto più una tassa annuale a parte. Appunto questa taxa tapa-buracos. Il nome vero sarebbe Taxa de Conservação e Manutenção de Vias Públicas. L’hanno abolita, anzi sospesa , ovviamente dopo le mille proteste dei contribuenti. Ho cercato in Internet il vero motivo della polemica, ma non l’ho trovato scritto da nessuna parte. Ho idea che qui si censuri ancora più che in Italia. Beh, il motivo per cui è stata sospesa sembra sia dovuto all’incostituzionalità di questa tassa, che dovrebbe essere già inclusa nel bollo auto (come sarebbe ovvio). Continua la lettura di Taxa Tapa-buracos
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Eu faço a diferença
Tó ficando brava, muito brava. A dire il vero mi stanno proprio girando (brava, qui, non significa affatto quello che significa in italiano). Io faccio la differenza, ma gli altri? Questi sacchetti di tessuto, mega resistenti, sono supercomodi per quando andiamo a fare la spesa: li possiamo riempire all’inverosimile e non cedono di un millimetro nonostante il peso. E contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente. Questa cosa mi tocca qui in Brasile molto più che in Italia. Non perchè in Italia non ce ne sia bisogno, ma perchè in Italia, o almeno a Trento, è una cosa più diffusa e più sentita (senza parlare poi di altri paesi europei). Insomma, lasciando stare certi casi, c’è un po’ più di coscienza. Se mangi un sacchetto di patatine, cerchi ovunque un cestino in cui puoi buttare la plastica vuota. Ci pensi su 10 volte prima di buttarla per terra. Qui invece è il contrario. Cestini in giro ce ne sono pochissimi, e di solito sono completamente vuoti. Ma dai, che palle, devo andare al cestino più vicino…no, per terra è più rapido. In un articolo avevo parlato delle mini confezioni. Mi riallaccio al discorso. Continua la lettura di Eu faço a diferença
A Kombi
In un articolo precedente avevo nominato la Kombi. La sua funzione, generalmente, è quella di portare in giro le persone, facendo un servizio tipo taxi o autobus. Non serve la fermata, ogni Kombi ha una striscia di un colore diverso in base al percorso che fa, costa poco (circa 0,50 cent di euro, per qualsiasi tratta, lunga o corta che sia), ce ne sono in giro un sacco, e si respira, perchè di solito girano con i portelloni aperti
. Per fare una lunga tratta, volendo si arriva anche a Recife in Kombi, bisogna cambiarne diversi. Ma di solito si consigliano tratte brevi, per il costo (che prendine 4 o 5 alla fine ti costa di più dell’autobus) e per la loro stabilità. Guidano molto veloci, e la stabilità di questo veicolo non sembra essere proprio il top. Perciò meglio non trovarsi in autostrada in kombi. Continua la lettura di A Kombi
Maria Farinha-Recife a/r
Ce l’ho fatta!!!!!!!!!!!!! Sono riuscita ad andare da sola in macchina in centro a Recife e tornare, senza (grossi) danni!!! Avevo una riunione in una scuola, così ho preso e sono andata da sola. D’altronde non posso usare Sandro come un taxi e fargli sciroppare ogni riunione. Perciò parto, tranquilla e pacifica, con un po’ di anticipo, che non si sa mai dato che sta piovendo da giorni a dismisura e ci sono stati enormi problemi alla circolazione, ovviamente causati da strade diventate improvvisamente fiumi in piena (non esagero) . Continua la lettura di Maria Farinha-Recife a/r
Jantar com jacaré (cena con coccodrillo)
Yessss, avete capito bene, cena con coccodrillo. Appena ho visto il volantino dell’azienda che li alleva mi è venuta la pelle d’oca: foto scabrose che immortalavano l’intero trattamento, morte, sezionamento e compagnia bella. Sembra che la carne di coccodrillo sia molto sana e priva di grassi, insomma, perfetta per chi ha problemi di colesterolo. Lo slogan pubblicitario sul volantino diceva: ” Prodotto ecologicamente corretto. Sapore, salute coscienza ambientale”. Ecologicamente corretto?? Sì perchè non cacciano i coccodrilli nel loro habitat naturale, ma li allevano loro. Vabbè…fatto sta che non immaginavo che i coccodrilli si potessero anche mangiare. Vi lascio il link così se siete curiosi potete darci un occhio 😉 www.coocrijapan.com.br Continua la lettura di Jantar com jacaré (cena con coccodrillo)
Silenzio? cos’è???
Ieri ho scoperto un lato di Recife che mi è piaciuto tantissimo. La parte con le viuzze piene piene di negozi, la gente solo a piedi salvo qualche macchina che si fa largo nella folla, andando a passo d’uomo e suonando il clacson. Premetto che finora la mia conoscenza di Recife (una metropoli tutta sgarruppata, ma piena di vita) si limitava a una churrascheria (slurp) e a qualche ufficio pubblico. Perciò macchina, locale, macchina, casa. Insomma, niente di che. Continua la lettura di Silenzio? cos’è???
Meteo
Il meteo qui a fianco secondo me non funziona. Segna 26 gradi, che si sentono come se fossero 28. Mah… so solo che sto grondando e già che sono in pausa pranzo mi sparo un tuffo in piscina! Ciussss 😉
Diminutivi
Solo un commento veloce: adoro questa lingua, e la cosa che più mi piace sono i diminutivi che usano in modo totalmente spropositato. Quello che mi piace di più è bem pertinho che letteralmente si tradurrebbe come “ben vicinino”. Semplicemente vuol dire che è vicino. Ci attaccano il “bem” e poi un bel diminutivo, come anche bem limpinho (pulito). Il più difficile da pronuciare è pequenininho (vado a vedere se l’ho scritto giusto.. yess), anche perchè a dirlo qualche lettera si mangia. Ma rende l’idea del piccolino, ed è bellissimo. Continua la lettura di Diminutivi
Sandro e Anna nel paese delle mini-confezioni
Abituata alla Spagna che ti propina shampoo e bagnoschiuma da 2 litri per volta, qui mi sembra di essere in un paese fatto a misura di bambino. Ovviamente non mi riferisco alle distanze o alla grandezza geografica del Brasile, ma alle confezioni, agli imballaggi che si trovano nei supermercati. Qui è tutto mini mini mini. Il che è un controsenso pazzesco: viste le distanze notevoli negli spostamenti e visto che mica tutti posseggono una macchina dovrebbero fare confezioni formato famiglia, per evitare così di dover andare a fare la spesa ogni 2 giorni. Invece no. Il detersivo per la lavatrice è la cosa che mi ha colpito di più: sacchettini da 500 gr grandi poco più di 3 pacchetti di sigarette.
A dire il vero sono carini, ma dopo 4 lavatrici devi tornare a ricomprarlo. Così hanno pensato di fare una confezione grande con dentro qualcosa tipo 20 sacchettini piccolini. Intelligente no? L’imballo, come i sacchetti, ovviamente è di plastica. Per non parlare dei detersivi per i piatti. Piccoli e stretti, e secondo me pure diluiti visto che per lavare 4 piatti te ne occorre mezzo barattolo. Continua la lettura di Sandro e Anna nel paese delle mini-confezioni
Uma pergunta
Qualcuno sa per caso dirmi se le zanzare hanno una qualche tipo di funzione all’interno del ciclo della vita??
A. 😡
Viva la pasta
Sta crescendo, con calma, molta di più di quella che mi aspettavo, ma sta crescendo. E’ il mio basilico, la prima pianticella che abbia mai piantato in vita mia. Lo so, è un po’ da italiano medio non riuscire a fare a meno delle proprie abitudini culinarie, ma il basilico è indispensabile per restare fedeli alla cucina mediterranea. E noi vogliamo restare fedeli. Qui in Brasile il basilico ci sarebbe. Lo chiamano manjericão, ma ha delle foglioline piccole piccole e il sapore ha ben poco a vedere con il basilico che conosciamo noi. A dire il vero, cercando bene, visto che non tutti i supermercati ne sono provvisti, si può trovarne un altro tipo più simile al nostro…ma alla fine coltivarmelo mi dà un’enorme soddisfazione. Continua la lettura di Viva la pasta
A piedi nudi
Fantastico. Mai avrei immaginato che potesse succedermi nella vita. Sì, lo avevo sognato, ma ora è realtà. Vivere in una nazione in cui è estate tutto l’anno (ovviamente io mi riferisco solo al Nord-Est del Brasile, a scanso di equivoci) e in cui le calzature d’obbligo e indispensabili sono le INFRADITO. Sì sì, le infradito tutto l’anno e non quei 2 miseri mesi all’anno in cui a Trento fa caldo. Sempre sempre sempre. Continua la lettura di A piedi nudi
You Rock My World
Ieri è morto The King of the Pop.
In qualità di sua grandissima fan voglio ricordarlo con questo video della canzone “They don’t care about us”. Canzone bellissima e video girato nel 1996, non a caso, proprio qui in Brasile, per la precisone a Salvador e in una zona della favela di Rio de Janeiro. La favela in cui sono avvenute le riprese sembra essere una delle più pericolose di Rio, ma Michael non ha voluto il solito esercito di bodyguards. E pare, stando alle voci, che non abbia mai indossato nemmeno la sua mascherina. Dicerie a parte, pur rischiando di cadere nel sentimentalismo, Michael resterà nella storia della musica, nella storia del ballo (ma chi balla come lui???), nella storia degli eccessi e delle fobie. E resterà nei miei “diari segreti”, di quando all’età di 12 anni scrivevo a tutta pagina e a caratteri cubitali “I LOVE MICHAEL”…
Descanse em paz.
A.
Un caloroso abbraccio!

Ciao a tutti,
ormai sono già 5 mesi che mi sono trasferito in questa lussureggiante terra, con i suoi problemi ma tutta da scoprire e amare. Anna mi ha raggiunto da alcune settimane dopo una pausa di alcuni mesi nella madre patria e mi darà una grande mano nel lavoro e nella redazione di questo blog. Non nascondo la mia emozione nello scrivere queste prime frasi, era da un po’ che desideravo aprire un blog, ma la timidezza mi ha sempre fatto desistere. Ora grazie al mio caro amico Pietro dagli USA, che mi aiuterà tecnicamente nei primi passi, mi sento più a mio agio. Continua la lettura di Un caloroso abbraccio!