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Vivere in Brasile. E’ veramente così facile?

Gli italiani sono davvero in fuga. E come biasimarli? Io, a dire il vero, non sono fuggita, semplicemente e casualmente me ne sono andata proprio quando la crisi stava cominciando. E adesso, grazie tante, ma non ci torno in Italia. Almeno per ora.

Ma ci tengo a scrivere un articolo rivolto a tutti quei sognatori che sperano di venire a vivere in un paese tropicale. Pieni di speranze e aspettative. Grazie al blog ricevo molte e-mail in cui mi si chiede come fare, come non fare, se c’è lavoro, se si vive bene. E poi basta camminare per le stradine di Olinda per scoprire quanti nuovi italiani ci sono. Che per ora sono solo turisti. Ma che vorrebbero fermarsi. Ed è proprio a questa categoria di persone che vorrei rivolgermi: a chi ha il sogno di vivere in Brasile, ma che in Brasile non ci è venuto nemmeno in vacanza. A chi pensa di andare a vivere nel paese delle “grandi opportunità”. A chi pensa di venire a fare “la bella vita”. A chi pensa che qui sia tutto più facile.

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Inviare denaro all’estero con Xendpay

Xendpay per spendere meno nelle transazioni di denaro all’estero. Cliccate nel banner a fianco e create gratis il vostro account. Per trasferimenti verso o dal Brasile siate molto cautelosi nella compilazioni dei moduli richiesti, le banche brasiliane sono famose per trovare dei cavilli per bloccarvi il denaro per qualche settimana, così da guadagnarci sulla valuta, soprattutto per valori che superano i 3000,00 $. I ragazzi di Xendapay in caso di necessità sono molto disponibili, ho voluto provare il servizio di persona prima di pubblicizzarlo, se non fosse per la banca brasiliana in 3-4 giorni l’operazione era chiusa. Nel caso riscontriate qualche problema siate così gentili da comunicarmelo.

S.

Il gigante Brasile ha il fiato corto

Rispetto alle previsioni di inizio anno che prevedevano un aumento del PIB(PIL) brasiliano del 5 %, il governo brasiliano ha dovuto ridimensionare drasticamente le sue proiezioni. Era fine giugno che le stime di crescita erano già ridotte per la metà, quindi al 2,50% , quando la Presidente Dilma in uno dei discorsi più ipòcriti mai sentiti, dichiarava che in un paese quello che conta non è il PIB ma l’istruzione delle nuove generazioni. Bella scoperta ho pensato, purtroppo l’istruzione pubblica brasiliana a rispetto di altri paesi in via di sviluppo è tra le peggiori. Pensate che il salario di un maestro delle elementari è tra i 600 e 1000R$ dipendendo dalla Prefeitura, circa tra i 250-400€. Ma chi glielo fa fare a sti poveri cristi! Dilma Dilma il discorso alla Robert Kennedy te lo potevi anche risparmiare, visto che in 10 anni di governo “sinistro”, per l’istruzione pubblica avete fatto ben poco per non dire niente. Comunque hai dato l’idea di quanto il Brasile abbia il fiato corto.

Economisti danno proiezioni del PIB al 1,8-1,9%  con ottimisto. Sembra che il governo abbia esaurito le cartucce a disposizione per rilanciare l’economia, come l’ iva agevolata sui consumi di prodotti durevoli come elettrodomestici e auto e non meno importante la riduzione dei tassi di interesse bancario. Sul versante dei lavori pubblici, almeno qui in Pernambuco, sembra che il ritmo di realizzazione delle opere, in tempo di elezioni comunali, sia un po’ aumentato, ma resta sempre la sensazione che i soldi pubblici finiscano in voragini fatte da corruzione e sovrafatturazione. A Sao Paulo (35% del PIB nazionale) le industrie cominciano a licenziare per mancanza di commesse,  la crisi mondiale si fa sentire anche qui. Il Brasile essendo un importante esportatore di materie prime, dal quale deriva gran parte del suo PIB, nel momento in cui il consumo a livello mondiale cala non deve fare altro che adeguarsi. Come dicevo le banche stanno abbassando gli interessi e concedendo credito con più facilità, conseguenza, le famiglie si indebitano e con i licenziamenti cresce il tasso di insolvenza a ritmi sostenuti. Questo ha fatto si che a breve termine si è avuta una sensazione di crescita economica che a medio e lungo termine si sta rilevando insostenibile. In questi anni di permanenza in Brasile ho potuto notare come le persone, soprattutto le più semplici e meno scolarizzate (per tornare al discorso dell’insegnamento), contraggano prestiti senza avere le più basilari conoscenze di cosa sia un tasso di interesse. Aiutati da banchieri senza scrupoli contraggono prestiti al 150% annuo (qui è legale) pagando alla fine, quando riescono, le merci acquistate il doppio del valore di mercato.

L’unico settore che mantiene dei buoni livelli di crescita è l’immobiliare, anche se in alcune grandi città sta dando segno di ristagno. Il prezzo degli immobili negl’ultimi due anni è aumentato del 40% ed in alcuni casi aumenti di questo tenore si sono verificati nell’arco di un anno. C’è già qualcuno che sta parlando di futura bolla immobiliare visti gli aumenti esagerati degl’ultimi anni e chi dice che i prezzi sono aumentati perchè gli immobili prima erano troppo deprezziati. Un consiglio per chi voglia investire nell’immobiliare in Brasile è investire in operazioni a breve termine, massimo 1 anno.

La sensazione, a distanza di tre anni dal mio post “il gigante Brasile si è svegliato” , è che il Brasile abbia perso una grossa opportunità per fortificare la sua economia, non ristrutturando un’industria che è rimasta sostanzialmente debole. La ricchezza e il potere in mano a poche familie, secondo il mio modesto parere, limita in modo evidente le potenzialità infinite di questo paese che non saranno mai espresse almeno fino a quando si manterrà lo status quo. Da una classe dirigente che non capisce o meglio non vuole capire quanto sia importante l’insegnamento c’è poco da aspettarsi.

S.

 

 

 

Vendiamo case in Brasile

E’ in linea il nostro nuovo sito che si occupa della divulgazione della vendita di immobili da noi gestiti. Nel sito che ha per dominio www.cercocasabrasile.it troverete oltre alla sezione riguardante la vendita, una sezione riguardante gli affitti, punti di interesse e una sezione dedicata al perchè comprare casa in Brasile con le domande più frequenti.

Mentre vi parlo, gli aumenti degli investimenti nel ramo immobiliare brasiliano non sembrano arrestarsi, in alcune zone del Brasile il valore delle case negl’ultimi 12 mesi è aumentato anche del 40%. Le vendite del Residence RioSole sono già iniziate ed i risultati sono incoraggianti. Continua la lettura di Vendiamo case in Brasile

La F.I.A.T vicino a casa, a Goiana il nuovo stabilimento

In un articolo precedente, avevo riportato la notizia, che la Fiat, entro il 2014, avrebbe  inaugurato il secondo stabilimento in Brasile. Precisamente, le intenzioni erano quelle di costruire questa innovativa fabbrica (guarda il video) nel municipio di Cabo di Sant’Agostino, a sud di Recife, conosciuto già per il porto industriale di Suape. Nelle ultime settimane però cominciavano a  girare delle notizie rese ufficiali 3 giorni fa, la Fiat, dopo uno studio più approfondito, si sarebbe installata nel municipio di Goiana, nel litorale nord pernambucano, adesso si che è vicina a casa. Al porto di Suape rimarrà il centro logistico ma la fabbrica per necessità di spazi sarà costruita nel municipio di Goiana, aumentando le dimensioni e il numero dei dipendenti. La superficie, dai 4,4 milioni di  metri quadrati passa agli attuali 14 milioni, ci sarà pure la pista per i test. I dipendenti della fabbrica passeranno da 3500 a 4500 e l’investimento sarà di 4 miliardi di R$, 1 miliardo in più del vecchio progetto.

Varie le motivazioni per questo cambio di rotta. Le istituzioni di Cabo, nonchè i suoi abitanti sono alquanto sul piede di guerra per aver perso una opportunità economica come quella di ospitare una delle maggiori produttrici di auto al mondo. Il governatore dice che è stata una scelta a senso unico della Fiat che cercava più spazi. Il fatto è che la situazione nel litorale sud sta diventando insostenibile ed i politici se ne sono accorti. Il litorale sud, tra turismo e industrie si è sviluppato in modo talmente disordinato da rischiare il collasso. Pensate solo che una delle spiagge più famose del nordest brasiliano, sto parlando di Porto de Galinhas, si trova a soli 11Km in linea d’area dal più importante porto industriale del nordest con tanto di petrolchimico annesso. Per non parlare delle vie d’accesso che in caso di pioggia diventano inaccessibili e infrastrutture totalmente in ritardo rispetto all’industrializzazione della zona. La Fiat avrebbe senza dubbio peggiorato le cose, da qui l’esigenza di trovare delle soluzioni anche per equilibrare lo Stato in termini di Pil, fino ad oggi totalmente sbilanciato verso sud.

Per chi lavora nel campo immobiliario, solo a poche settimane dalla comparsa delle prime notizie, si sta già percependo quali saranno i risvolti di un investimento di così grosse proporzioni. In primis un incremento di nuove abitazioni. Si suppone che saranno un centinaio le aziende che ruoteranno nella sfera Fiat, creando tra i 15 ed i 20 mila nuovi posti di lavoro oltre ai 4.500 che Fiat impiegherà. Una grossa fetta di queste persone arriveranno da fuori Pernambuco, in primo luogo da Minas Gerais, dove a sede l’unica fabbrica brasiliana e da dove arriverà molto del Know-how. L’aspettativa è che, da qui al 2014, anno di inaugurazione della fabbrica, si avrà la creazione di 50.000 posti di lavoro, compreso l’indotto.

La fabbrica produrrà 250.000 auto all’anno, ancora ricoperti da segreto industriale i modelli che verranno prodotti.

S.

Opportunità di investimento in Pernambuco Brasile

Mentre a Milano il 24 maggio ci sará una nuova Conferenza Internazionale organizzata da Ispi che avrá come titolo “Il ‘nuovo’ Brasile e l’Italia”, vi pubblico il video di presentazione dell’economia del Pernambuco e alcune slide dalle quali potrete prendere dei buoni spunti. Tutto il materiale proviene dal seminario svoltosi il 24 marzo 2011 come avvisato nel mio post antecedente organizzato da RIAL e PROMOS. A questo link troverete altre slide interessanti.

Buon investimento

S.

La FIAT vicino a casa

Mentre in Italia chiudono gli stabilimenti, qui in Pernambuco è stato ufficializzato l’insediamento di un nuovo stabilimento Fiat per il 2014. Con questa nuova fabbrica la Fiat spera di raggiungere nel 2014 il traguardo di 1 milione di vetture vendute all’anno in Brasile. Questa è la proiezione di vendita rilasciata dal Presidente Fiat alla stampa.

Il nuovo stabilimento prevede l’occupazione di un’area di 4,4 milioni di metri quadrati, per un investimento tot. di 3 miliardi di R$ (circa 1,35 miliardi di €). La nuova fabbrica sarà insediata nel municipio di Cabo de Santo Agostino dentro il complesso del porto di Suape. Creera 3500 nuovi posti di lavoro.

L’investimento sarà realizzato entro il 2011 e il 2014 e, oltre alla costruzione della fabbrica, prevederà un centro di ricerca per lo sviluppo di nuovi progetti, studio della domanda e  professionalizzazione delle risorse umane. Senza entrare nei dettagli di quali saranno i modelli fabbricati nello stabilimento pernambucano, Marchionne dice che le vetture costruite saranno rivolte al mercato latino americano.

Sempre Marchionne dichiara:”Il progetto che sarà realizzato in Pernambuco rappresenta un passo molto importante dentro la strategia di rafforzamento internazionale di Fiat. Il Brasile, dove entro il 2014 pretendiamo raggiungere un volume di vendita di più di 1 milione di vetture anno, è una regione strategica per la nostra espansione.”

Alcune considerazioni personali.

Sicuramente oggi e per molti anni avvenire il Pernambuco con il nuovo porto di Suape farà da crocevia tra le merci provvenienti da europa e nordamerica e destinate al mercato in espansione del sudamerica. La sua “vicinanza” all’europa e ancor di più agli Stati Uniti da a questa regione una rilevanza strategica non indifferente. Difatto molte grosse multi nazionali stanno aprendo delle filiali in Pernambuco, la costruzione del porto di Suape ha sconvolto nel bene e nel male le vite dei pernambucani.

S.

Real nuove banconote

Lunedì cominceranno ad uscire le nuove banconote del Real. Si comincerà con la sostituzione delle banconote da 100 e da 50 R$(Reais) per arrivare al 2012 con la sostituzione delle banconote da 2,5,10,20 R$.

Avranno dimensioni differenti, filigrane speciali contro la falsificazione e la possibilità di essere riconosciute dai non vedenti.

S.

Projeto construção

A volte mi chiedo cosa sarebbe il Brasile senza donne, non pensate male :), ma come in poche altre parti del mondo che conosco, la donna ha un ruolo così centrale. Ne ho avuto l’ennesima conferma quando ho visto i partecipanti ad un progetto che ho contribuito a far nascere. Il progetto non prevede un corso di amministrazione ma bensì un corso di formazione per la costruzione di case popolari. Il tutto è nato qualche mese fà quando ho conosciuto dei ragazzi italiani che lavoravano per Cesvi, una Ong italiana. Continua la lettura di Projeto construção

Presidenziali Brasile 2010 – Marina sorprende tutti.

Quel 19,30% che Marina Silva incassa nel primo turno di elezioni presidenziali é per tutti una grande sorpresa, se non altro perché infrange i sogni di Dilma Russeff 46,9% di passare al primo turno e da speranza a José Serra 32,60% di tentare, con l’appoggio di Marina Silva, a vincere nel secondo turno. Tra un mese si ritornerá a votare, questa volta i canditati saranno solo i primi due maggiormente votati. Da parte dei due pretendenti Serra e Russeff é giá cominciata la bagarre per accapararsi l’appoggio di Marina Silva che con 20 milioni di voti ha veramente la possibilitá di decidere le sorti del 2º turno. C’é giá chi commenta che appoggerá Dilma altri Serra altri pensano che non appoggerá nessuno. Continua la lettura di Presidenziali Brasile 2010 – Marina sorprende tutti.

Presidenziali Brasile 2010 – 10 giorni al voto

Da quando ho scritto l’ultima volta sull elezioni presidenziali, la Dilma ha praticamente preso il volo nelle preferenze assestandosi intorno al 50%. La vittoria per Dilma, se le elezioni confermeranno le previsioni,  sará certa e al primo turno. Nonostante tutto, in questi giorni di denuncie di corruzione, clientelarismo, scoop giornalistici, Dilma ha continuato a guadagnare punti . Continua la lettura di Presidenziali Brasile 2010 – 10 giorni al voto

298.000 nuovi posti di lavoro nel mese di maggio

Già dal titolo ci si può fare una idea di quanto il Brasile sia già uscito da una crisi economica che ha sentito poco.
L’economia ha creato solo nel mese di maggio 298.041 posti di lavoro regolari, quelli con libretto di lavoro firmato. Un’informazione comunicata oggi dal Ministero del Lavoro brasiliano. Il ministro Carlos Lupi dichiara che oltre ad essere record per il mese di maggio, da quando esiste questo tipo di statistica, 1992, è tra i cinque mesi in assoluto con crescita record, tutti accumulati nel 2010. Dall’inizio dell’anno sono stati creati 1.260.368 nuovi posti di lavoro.
Alla fine di aprile il ministro aumentò la previsione di generazione di nuovi impieghi a 2,5 milioni, fino a quel momento ferma a 2 milioni. Se le previsioni saranno confermate a fine anno, il 2010 entrerà nella storia come l’anno di maggior creazione di posti lavoro, superando il 2007 con 1,617 milioni.  
Lupi afferma che questo aumento continuerà visti i buoni risultati economici che il Brasile sta conseguendo sia sul mercato internazionale e sul crescente mercato interno. Tutti i 25 settori economici brasiliani danno segno positivo nella creazione di posti lavoro, cinque sono quelli trainanti:  industria, commercio, servizi, costruzioni civili ed agricoltura. Nel campo delle costruzioni civili posso portare la mia testimonianza, difficile incontrare oggi sul mercato lavoratori con un minimo di esperienza. Tutti i lavoratori con esperienza sono occupati e se fino a qualche tempo fa le varie aziende potevano permettersi il lusso di scegliere il dipendente con maggiore esperienza, oggi si devono accontentare e investire più sulla formazione.
Nessun pericolo per l’inflazione tenuta sempre secondo Lupi sotto controllo, l’inflazione si sviluppa nel caso ci sia mancanza di produzione, garantisce il Ministro che non ci sono diminuzioni percui pericolo di inflazione scongiurato. Per il governo l’inflazione 2010 si dovrebbe assestare verso il 4,4%.
S.
 
 

Fedina penale pulita per i politici brasiliani

E’ di pochi minuti fa la notizia che d’ora in poi, i politici brasiliani non potranno candidarsi, se condannati almeno in secondo grado per crimini come il traffico di droga, lavaggio di denaro e formazione di associazioni criminose, oltre a crimini elettorali e accuse di arricchimento illecito. Sembra che entri in vigore ancora per le prossime elezioni di ottobre. Lei Complementar 135/2010, chiamata “Lei da Ficha Limpa” ossia “legge della fedina penale pulita”. 

S.

Visto brasiliano

Pubblico una guida per chi puó essere interessato a richiedere il visto di permanenza provvisoria/definitiva in Brasile. Purtroppo é scritta in portoghese ma oggi con i traduttori automatici si possono avere dei risultati discreti e poi comunque se uno é intenzionato a richiedere un visto di permanenza prima o poi la lingua la dovrá imparare no? Comunque la trovate anche in inglese o spagnolo.   Continua la lettura di Visto brasiliano

A Gravata l’energia é eolica.

eolicoDi Gravata, una cittadina all’interno del Pernambuco, conosciuta per essere considerata il luogo preferito di villeggiatura invernale dei recifensi (abitanti di Recife), non vi parleró delle sue curiose case con tetti talmente spioventi che ti fanno pensare a metri e metri di neve :) ma del nuovo impianto eolico appena installato. Proprio cosí, un impianto eolico in grande stile. Non essendo danese, tedesco o comunque cittadino del nord europa vedere e pensare ad un impianto eolico in Brasile mi stupisce. Ne ho visti talmente pochi in Italia che vederli da cosí vicino mi impressiona. Sono davvero enormi! Ho letto su alcuni blog pareri contrastanti, non sono del settore e non me ne intendo, posso solo dire che preferirei non vivere vicino ad una centrale nucleare o a valle di qualche diga.

eolico brasile

Un contratto di cooperazione tecnica e finanziaria tra il municipio di Gravatá e l’impresa Eolica Gravata – Geradora de Energia S/A ha permesso la realizzazione di un parco eolico nel distretto di Mandacaru. L’impresa sará responsabile per la costruzione e gestione del parco eolico e delle vie di accesso con la collaborazione del Governo Federale. In questi giorni, con una puntualitá svizzera rispetto al progetto, le pale hanno cominciato a fare qualche giro di prova. L’energia prodotta entrerá a far parte del sistema nazionale di approvigionamento elettrico.

Il progetto parte dal 2002, quando il Governo Federale diede vita al programma “Proeolica”, dopo la crisi energetica, quando era chiara l’esigenza della diversificazione delle fonti energetiche, fino a quel momento quasi completamente di derivazione idrica.  Secondo il direttore dell’impresa Eolica Gravata, il progetto é di equilibrio nella produzione e offerta di energia. “Nei periodi di minor piena del fiume São Francisco, da giugno a settembre, si assiste ad una maggiore velocitá del vento nel nordest brasiliano, che puó produrre grandi quantitá d’energia eolica, evitando che l’acqua del fiume sia utilizzata.”

L’energia data dal vento é considerata per il Municipio una fonte di energia rinnovabile, ampiamente disponibile, con basso impatto ambientale e pulita. Non emette residui tossici e gas nell’atmosfera. La costruzione del parco eolico rientra nei propositi ambientali della attuale amministrazione municipale e crea posti di lavoro, oltre ad arricchire i proprietari dei terreni che dall’impresa riceveranno il pagamento di un affitto.

L’eolico non é una peculiaritá solo del Pernambuco ma di tutto il Nordest brasiliano. L’ultima stima del potenziale eolico in Brasile é di 143 mila MW, dei quali 75 mila Mw solo nel Nordest brasiliano. Il parco eolico di Gravata fornirá 25 MW per un costo a progetto di 170 milioni di R$. 12 torri di 70 metri con pale del diametro di 80 che forniranno energia per 250.000 mila persone. I materiali usati per il montaggio delle turbine arrivano da India, Danimarca e Spagna. Le turbine sono state costruite nel nuovo polo industriale pernambucano di Suape e la realizzazione delle linee per il trasporto dell’energia é stato tutto sotteraneo.

S.

energia eolica brasile

Camara do Turismo de Maria Farinha

In queste settimane è stata fondata la “Camera de Turismo de Maria Farinha“, formata da imprenditori del settore alberghiero, nautico e d’intrattenimento. Questa nuova associazione ha come scopo definire politiche per incrementare il turismo e promuovere migliorie significative per la penisola di Maria Farinha. Il gruppo si promette di trovare e mettere in pratica misure concrete per migliorare vari punti come: la pulizia della spiaggia, la promozione del destino turistico, la sicurezza, la cultura e le infrastrutture.  Continua la lettura di Camara do Turismo de Maria Farinha

COME SI COMPERA UNA CASA IN BRASILE.

case in vendita maria farinhaL’altro giorno un ragazzo mi chiedeva dei consigli per l’ acquisto di una casa in Brasile, buona occasione per ricominciare a scrivere sul blog dopo quasi due mesi di latitanza.

Per poter acquistare una casa in Brasile è necessario avere il passaporto e un estratto autentico di nascita. Con questi potrete richiedere il CPF (codigo de pessoa fisica) il nostro codice fiscale, in qualunque cartorio.

In questo momento potete fare il vostro acquisto facendo molta attenzione a cosa state comperando e chi ve lo sta proponendo. Come esistono buoni e cattivi italiani esistono buoni e cattivi brasiliani.

Cosa importantissima verificare che la casa sia registrata in un cartorio, i proprietari dovrebbero avere qualche documento ma è buona norma andarseli a procurare, in questi casi le banche che vi faranno da tramite per importare i soldi potrebbero darvi utili consigli.

Una casa è registrata in cartorio solo quando è stata denunciata, percui, si presuppone che fino a quel momento tutte le tasse siano state pagate. Il solo registro al cartorio però non è sufficente. Bisognerà verificare, che tutte le misure strutturali della casa combacino con quelle riportate nel documento registrato.

Nel tempo, se la casa non è di nuova costruzione, il proprietario potrebbe avere aggiunto cubatura non dichiarata. Negl’anni poi ci sono una serie di imposte da pagare, tipo IPTU, Marinha,…Nelle varie Prefetture ci sono sempre degli uffici che rilasciano certificati per verificare che l’immobile sia in regola il giorno dell’acquisto e non dover pagare in futuro imposte che erano a carico del venditore. Vi consiglio di prendervi il tempo e verificare ogni aspetto.

S.

il gigante Brasile si è svegliato

Non sono io a dirlo ma un autorevole giornalista e scrittore Maurizio Chierici, che intitola così un suo articolo apparso oggi, domenica 25 ottobre 2009, sul Fatto Quotidiano. Ne riporto il testo integrale:

” Come la Cina in Asia, il Brasile sta “mangiando” l’America Latina. Padrone dei mercati, riserve invidiate dagli Stati Uniti, prestito di 10 miliardi di dollari al povero Fondo monetario in rosso. Dare soldi al Fmi vuol dire entrare nel salotto degli strateghi dell’economia universale e smetterla di chinare la testa alle regole spietate dei banchieri “bianchi e dagli occhi azzurri”, come ha ripetuto Lula sciogliendo la felicità di mezzo Brasile. Inflazione sotto controllo, parità col dollaro che è stabile anche se assieme a Cina, India e Sudafrica, Lula ha deciso di trasformare il dollaro in moneta di riferimento contabile. Ognuno regola i pagamenti come vuole. Un milione e 800mila nuovi posti di lavoro mentre la crisi svuota uffici e fabbriche del G8 o del G20. Comincia l’ ultimo anno felice per il presidente operaio: quel dito amputato da una pressa. Del presidente sindacalista finito nelle galere del regime militare. Dell’ex ragazzo arrivato a San Paolo dalla miseria di Pernambuco, tremila chilometri su un carro tirato dai buoi. Dopo 7 anni di governo mantiene un gradimento attorno all’80% eppure, nel rispetto della democrazia, rifiuta di riscrivere la Costituzione per correre alle elezioni e stravincere per la terza volta. Banche, imprenditori e Brasile dalle tasche vuote lo pretendono a gran voce, ma Lula non ci sta. “È l’uomo del momento”, ripete Obama.

E poi Lula saudita, quei giacimenti scoperti in mare. Solo Tupi, piattaforme nell’oceano di fronte a San Paolo, raccoglie in un guscio di sale (spessore 2 chilometri) 8 miliardi di barili di un petrolio leggero come il light di Gheddafi. Tanto che dopo aver inventato la benzina rinnovabile succhiata da canna da zucchero, e aver fatto marciare milioni di auto con tecnologia che tutti stanno copiando, il Brasile  torna alla benzina normale. Se lo può permettere. “Per salvare l’Amazzonia”,spiega fra gli applausi. Anche se le piantagioni di soia continuano a divorarla. Nei suoi anni di regno 20 milioni di brasiliani sono usciti dalla fame col programma Bolsa Familia. Ma l’analfabetismo resiste, le scuola non bastano perché paese-continente disuguale e con angoli di una disperazione che noi chiudiamo nella parola favela. Non è proprio così: i senza terra lottano per la dignità negata nelle campagne del latifondo, e i meninos do rua muoiono come mosche. Droga, squadre della morte e scontri con le polizie speciali che in questi giorni stanno “ripulendo” Rio: deve sembrare una città tranquilla. Campionati del mondo di calcio, 2014; Olimpiadi 2016. Il paese dove lo sport è religione, prepara l’immagine di una felicità senza crepe, per il momento ancora tante. La novità cresciuta con Lula è l’allargarsi di una piccola borghesia inimmaginabile a metà del Novanta. Insomma, il Brasile corre trascinando il resto del continente latino dove fioriscono governi che Lula ritiene “obsoleti”. Il socialismo del XXIesimo secolo che infiamma Chavez e una certa resistenza alla poltrona che allunga a consumo i mandati presidenziali in Colombia, Bolivia Nicaragua, Equador: naturalmente Venezuela. Svuotato il Messico, “paese sull’orlo del fallimento”, la tutela del Brasile si  allarga all’America Centrale. Manovra la crisi dell’Honduras accogliendo nell’ambasciata di Tegucigalpa il presidente Zelaya travolto dal golpe organizzato dalle ombre dei servizi Usa che non digeriscono Obama.

Ma il Lula che tutti amano sta scivolando nella retorica di un’autocelebrazione alla quale erano sfuggiti non solo i presidenti delle democrazie tranquille, anche gli uomini dal pugno duro. Stalin (innamorato del cinema) non aveva voluto che un attore si mettesse i suoi baffi. Mai un film su Castro, se non l’intervista di Oliver Stone. Mai su Pinochet. Mai su Mao. Quando sedevano nella poltrona che conta, i capi di stato impedivano si girasse un racconto della loro vita. Lula ci è cascato. Per ragioni elettorali. Nel 2010 il suo Partito dei Lavoratori (Pt) presenterà, al suo posto, Dilma Rousseff, ex guerrigliera e spalla fedele del presidente, dicastero economico al governo: ha appena annunciato di essere guarita da un cancro. Contemporaneamente fa sapere che la bilancia commerciale chiude con 29 miliardi di dollari d’attivo. Brava, ma non basta. Manca del carisma di chi sta per lasciare. Parla come una professoressa noiosa. I rischi possono essere tanti anche con Lula apripista. Ecco l’idea del film. I produttori privati hanno fiutato l’affare perché il governo promette una distribuzione mai sognata dai mercanti di cinema.“Lula figlio del Brasile” verrà distribuito in 400 sale e proiettato su schermi itineranti in ogni angolo del paese: dalle campagne di Rio Grande del Sud, all’ultimo villaggio dell’Amazzonia. Non è tutto. Si sta lavorando per spezzettarlo in una mini serie tv in onda su Rede Globo di Roberto Marinho per anni avversario spietato di Lula e ora accodato al trionfo. Rede Globo si è allargata, come nessuna tv delle americhe, per volere dei governi militari. Il vecchio Marinho padre eleggeva i presidenti facendo parlare solo i propri candidati e solo tra una partita di calcio e la telenovela sciacquacuori. Il copione su Lula si ferma al compimento dei 34 anni quando esce di prigione e fonda il Partito dei Lavoratori. Storia di una piccola famiglia: lui, la madre, la moglie, i fratelli. Storia nella quale si specchiano milioni di brasiliani. Il Lula di celluloide è Rui Ricardo Dias. Dieci milioni di sindacalisti sonomobilitati per scaldare un interessegià bollente. La destra diJosè Serra, governatore di SanPaolo, sconfitto da Lula alle presidenziali ma con l’idea di candidarsi alle prossime, protesta inquieta. Parole nel vuoto. Perché la folla conta i giorni che mancano al 1° gennaio quando il film apparirà ovunque. Lula, la moglie e Dilma Rousseff in prima fila.”

S.

RIO 2016

Bel colpo e bella sfida, per i Brasiliani. Con l’assegnazione delle Olimpiadi 2016 fanno una bella doppietta: 2014 Mondiali di calcio e 2016 Olimpiadi a Rio de Janeiro. Bella soddisfazione per il Presidente Lula che lascierà la sua presidenza nel 2010. E’ un buon momento per il Brasile, non privo di problemi naturalmente, ma in confronto ad altri paesi, la crisi economica è stata meno sentita, hanno cominciato a sfruttare il nuovo giacimento petrolifero del “Pre-sal”, ed ora guadagna 2 tra i maggiori eventi sportivi mondiali. 

Molta strada c’è ancora da percorrere sul piano sociale. L’istruzione non è ancora accessibile a tutti ed esistono zone con livelli alti di miseria. Speriamo nelle parole del Presidente Lula, che annuncia in un comunicato a reti unificate, che un cospicuo ricavato, che entrerà nelle casse dello stato per lo sfruttamento del Pré-sal, sarà destinato all’istruzione. Punto fondamentale per la crescita del paese, o sarebbe meglio dire, per il “progresso” del paese. Il Governo sta facendo molto per questo, ma non abbastanza, vediamo ora con tutti questi impegni come se la caverà. Ci terremo aggiornati.

S.

Il mercato immobiliare brasiliano vira al popolare!

Caixa Economica FederalIn un articolo del 21/07/09 apparso su dci.com.br, un importante quotidiano economico brasiliano, si parla di come il secondo trimestre del 2009 sia stato positivo per il settore edile, con punte nell’aumento della prenotazione di case in alcuni casi anche del 200%. Lo stesso articolo dice che il settore ha passato la crisi mondiale praticamente illeso, per principalmente due fattori: la ripresa del credito e la creazione del programma di governo “Minha casa, minha vida”, che risveglia il sogno di poter acquistare una casa. Solo nella cittá di San Paolo sono previsti per i prossimi 3 anni la costruzione media annua di 70.000 nuovi alloggi. L’impresa Ezetec, azienda costruttrice rivolta all’alta gamma, l’anno scorso ha creato un marchio chiamato Mix Residencial, tutto rivolto al settore delle case popolari. La stessa nel secondo trimestre del 2009 registra un aumento degl’ordini del 37,3% in relazione all’anno passato. “Le vendite contrattate nel secondo trimestre si attestano a R$ 243,5 milioni (1R$=2,70Euro), aumento del 70,6% in relazione al 2008, di questi R$ 28,8 milioni sono referenti alle prenotazioni del trimestre anteriore” dichiara l’azienda. Sembra proprio che il settore immobiliare stia decollando! La Cury Construtora commemora il successo del lancio del loro imprendimento nello stato di San Paolo, 252 unità abitative vendute in 6 giorni, tutte vendute attraverso il programma del governo. Il presidente della Cury dichiara:” Già speravamo in un aumento significativo, indipendentemente dal programma del governo. Tuttavia, sicuramente, il programma ha contribuito ancora di più.” Lo stesso dice che oggi l’impresa ha 17.000 unità in analisi alla Caixa Economica e altri sei investimenti immobiliari pre approvati nella fascia dei 3 – 6 salari minimi.

In pratica il governo Lula, attraverso il programma “Minha Casa, Minha Vida”, ha riversato sul mercato attraverso le banche, 6 miliardi di R$, tutti rivolti all’incremento dell’unitá abitative comprese nella fascia da 0 a 10 salari minimi (1 salario minimo=500 R$), a sua volta divisa in sotto fascie. Il programma prevede la costruzione di 1 milione di case. Tutto questo, permette alla gente compresa nella fascia o – 10 salari minimi di poter indebitarsi a tassi di mutuo agevolato (circa 12-15% annuo) e creare una domanda che ha fatto impennare la costruzione di case popolari.

Il direttore delle relazioni con gli investitori della Brookfield Incorporaçôes, dichiara, riferendosi al segmento delle case di bassa gamma: “la velocità di vendita di questo segmento è infinitamente superiore a quello di alta gamma.”

Sembra proprio che il programma del governo abbia gonfiato le vele del settore immobiliare brasiliano! Come sempre in questi casi, speriamo che la barca abbia un buon timoniere e che i debiti delle famiglie non vengano trasformati in derivati, come già successo negli USA. D’altro canto, le condizioni economiche brasiliane sono buone, la necessità di case è una necessità e non un modo per accontentare gli amici palazzinari, le risorse in Brasile non mancano, il Brasile non è indebitato con stati esteri e presta 10 miliardi di $ al Fondo Monetario Internazionale!

S.

IPTU – L’Ici brasiliano

Nuovo progetto Residencial Sol NascenteNon ci credevo, ma il ragazzo che avevo davanti, mi stava chiedendo cosa ne pensassi della Prefettura di Paulista, fantastico e appunto incredibile, per la prima volta potevo esprimere tutte le mie opinioni in forma anonima sull’operato della Prefettura che corrisponde al municipio italiano. Le domande erano tutte riferite a come, secondo me, la Prefettura stava svolgendo il suo operato, dalla pulizia, ai buracos nelle strade e alla fine come funzionava il servizio di raccolta dell’IPTU. Ecco, mi sono detto da dove scaturisce tutto questo interesse nel sapere le opinioni del popolo, dalla raccolta dell’IPTU :( !

In pratica, l’IPTU, è una tassa municipale annuale, che ogni cittadino che possiede un terreno deve pagare, o sarebbe meglio dire dovrebbe pagare, perchè in realtà a pagarla sono veramente in pochi, comunque non senza conseguenze. È l’ICI italiano anzi l’ex ICI, una delle poche tasse che arrivano direttamente in comune e fanno si che i comuni riescano a gestire almeno l’ordinaria amministrazione. Le percentuali che si pagano di IPTU, sono sempre riferite al valore del terreno dato dalla Prefettura, che di solito è quello registrato nell’ultimo atto di compravendita o dato d’ufficio in base a stime. Si paga l’ 1% del valore se sul terreno c’è una casa, naturalmente dichiarata, il 2% se sul terreno esiste una costruzione, va bene anche un muro di recinzione, in fine il 3% se è solo terreno. Molti, almeno nel nordest brasiliano, non pagano l’IPTU prendendo come scusa il cattivo funzionamento e il magna-magna (si si esiste anche qui) delle Prefetture. Ma in Brasile lo Stato è molto paziente e ha creato una leggina, che praticamente, non ti permette di vendere legalmente, con passaggio di proprietá, una casa o un terreno se non hai versato l’IPTU dovuto, quindi, come pubblicavo nel mio articolo precedente sugl’investimenti fate attenzione quando comperate una casa o un terreno, prima di versare qualsiasi caparra, verificate che l’IPTU sia saldato. Se non lo fosse, fatevelo scalare dal prezzo che dovreste pagare, ci sono terreni o case che hanno un valore simile all’IPTU che uno dovrebbe pagare. Comunque le Prefetture, sempre a corto di soldi, sono ben disponibili a trattare il prezzo dell’Iptu che dovresti pagare, molte fanno anche delle promozioni, tipo se paghi entro il…ti faccio il 30% di sconto, puoi pagare a rate….Dimenticavo che, è prassi tra i brasiliani vendersi le case con semplici scritture private, appunto per oviare al pagamento delle tasse arretrate, a quel punto però il valore dell’immobile è molto inferiore al valore di mercato.

S.

Per chi compera casa. (Codice fiscale brasiliano CPF)

Case SoleMareIl blog è praticamente pronto…ultimi lavoretti per importare il meteo e il convertitore di valuta, grazie mille Pietro, e ci siamo….l’obiettivo: un articolo alla settimana.

Partiamo col dare qualche notizia tecnica alle persone che intendono comperarsi una casa in Brasile….

Per gli italiani che intendono acquistare una casa in Brasile c’è l’obbligo del codice fiscale Brasiliano (CPF). L’interessato dovrà portarsi in Brasile l’estratto autentico di nascita nel quale devono apparire i nomi dei genitori. Il CPF sarà rilasciato, dagli uffici competenti, in un paio di giorni dalla presentazione di una copia del passaporto e del certificato sopra menzionato. Il CPF servirà al momento del passaggio di proprietà, per un eventuale preliminare sarà sufficiente inserire nel preliminare di vendita il n. di passaporto. Se l’acquirente non sarà presente in Brasile al momento del passaggio di proprietà sarà necessaria una procura fatta da un notaio in Italia e autenticata dal consolato/ambasciata brasiliana in Italia. Consiglio di farsi accompagnare in tali pratiche da persone esperte e di fiducia e di controllare personalmente (fateveli tradurre da traduttore ufficiale) i documenti riguardanti l’immobile…almeno nel nordest brasiliano gran parte degli immobili hanno sempre qualche pendenza, o tasse non pagate e/o costruzioni non conformi al progetto…ma di questo ne parlerò prossimamente altrimenti tra qualche settimana cosa scrivo?? :)

Spero di incontrare persone interessate nell’interagire, c’è sempre da imparare e le norme cambiano velocemente.

A presto.

Sandro.