Non posso scrivere un blog sul Brasile senza parlare delle famosissime donne brasiliane. Ovviamente sarà un articolo diverso da quelli a cui siete abituati perchè lo scrivo io, che sono una donna. Se Sandro (o qualsiasi altro uomo) ha voglia di obiettare, pronti, siamo aperti alle discussioni. Perciò, ve lo dico subito, difenderò la categoria. Navigando in Internet ho trovato un sacco di blog sul Brasile. In generale, quelli scritti dagli uomini, parlano dell donne brasiliane in una maniera che non mi è piaciuta molto. Premetto pure che sono anche un po’ una bastarda femminista, perciò…immaginate. Continua la lettura di Le donne brasiliane Capitolo I
I bambini brasiliani
Il Brasile è un paese giovane, giovanissimo. I bambini sono tantissimi, ma così tanti, che sembra quasi incredibile. Ne vedi ovunque. Vedere persone anziane è veramente difficile. Ve ne accorgerete quando verrete a trovarci (
), gli anziani sono una minoranza pazzesca. Io non so se magari sono tutti a casa perchè non stanno bene, ma non credo. Quelli che vedi sono comunque belli arzilli. Una sera al ristorante ho visto una vecchina, piccolina piccolina, che spegneva le candeline sulla torta per il suo compleanno, il suo 98esimo compleanno. Era quasi commovente. Continua la lettura di I bambini brasiliani
Batatas palha
Lo dice la parola stessa “patate paglia”, perchè un po’ ricorda la paglia, nella forma e nel colore. Ma forse è più facile che capiate se parlo delle Sticki, le patatine che compriamo noi nei sacchetti. Qui ce ne sono un sacco, piacciono da morire. Solo che l’uso che ne fanno è diverso dal nostro. Qui le usano come contorno. Quando compri un pacchetto di queste patatine, la foto illustrativa è un piatto di carne con verdure e Sticki di contorno. Continua la lettura di Batatas palha
Rollerblade
Qualcuno aveva suggerito (sei stato tu Sandro? Non ricordo…) di fornire i dipendenti di pattini a rotelle, per rendere veritiera al 100% la loro definizione di “correre”. In effetti, dire correre è relativo, può essere una corsa lenta o una corsa veloce o semplicemente una passeggiata, dipende tutto dagli standard a cui uno è abituato. Fatto sta che qui esistono davvero i lavoratori sui pattini a rotelle. Una gran figata. Lo farei anche io un lavoro così! Qui vanno a pala i centri commerciali. Beh, diciamo che vanno a pala tra la gente che può permettersi di acquistare negli shopping center. La temperatura media nei centri commerciali è di circa 17 gradi centigradi. Continua la lettura di Rollerblade
Lo squalo 8
Non mi ero mai posta realmente il problema squali. Non dico che sia mai stato il mio incubo ricorrente, ma quasi. Di solito il mio incubo peggiore è quello di essere in mezzo a un’infinita serie di tornado e di non sapere dove andare a nascondermi. Mi immagino di vivere in una di quelle case isolate, come nei film, in mezzo al nulla e di cercare di correre in quei pseudo-bunker sotterranei. Ovviamente di solito non ci riesco….ma ok, guardo (o meglio, guardavo) troppa televisione. Però, devo dire che la paura degli squali, chiaramente dovuta alla serie dei film “Lo squalo”, un po’ ce l’ho sempre avuta. Continua la lettura di Lo squalo 8
Il mercato immobiliare brasiliano vira al popolare!
In un articolo del 21/07/09 apparso su dci.com.br, un importante quotidiano economico brasiliano, si parla di come il secondo trimestre del 2009 sia stato positivo per il settore edile, con punte nell’aumento della prenotazione di case in alcuni casi anche del 200%. Lo stesso articolo dice che il settore ha passato la crisi mondiale praticamente illeso, per principalmente due fattori: la ripresa del credito e la creazione del programma di governo “Minha casa, minha vida”, che risveglia il sogno di poter acquistare una casa. Solo nella cittá di San Paolo sono previsti per i prossimi 3 anni la costruzione media annua di 70.000 nuovi alloggi. L’impresa Ezetec, azienda costruttrice rivolta all’alta gamma, l’anno scorso ha creato un marchio chiamato Mix Residencial, tutto rivolto al settore delle case popolari. La stessa nel secondo trimestre del 2009 registra un aumento degl’ordini del 37,3% in relazione all’anno passato. “Le vendite contrattate nel secondo trimestre si attestano a R$ 243,5 milioni (1R$=2,70Euro), aumento del 70,6% in relazione al 2008, di questi R$ 28,8 milioni sono referenti alle prenotazioni del trimestre anteriore” dichiara l’azienda. Sembra proprio che il settore immobiliare stia decollando! La Cury Construtora commemora il successo del lancio del loro imprendimento nello stato di San Paolo, 252 unità abitative vendute in 6 giorni, tutte vendute attraverso il programma del governo. Il presidente della Cury dichiara:” Già speravamo in un aumento significativo, indipendentemente dal programma del governo. Tuttavia, sicuramente, il programma ha contribuito ancora di più.” Lo stesso dice che oggi l’impresa ha 17.000 unità in analisi alla Caixa Economica e altri sei investimenti immobiliari pre approvati nella fascia dei 3 – 6 salari minimi.
In pratica il governo Lula, attraverso il programma “Minha Casa, Minha Vida”, ha riversato sul mercato attraverso le banche, 6 miliardi di R$, tutti rivolti all’incremento dell’unitá abitative comprese nella fascia da 0 a 10 salari minimi (1 salario minimo=500 R$), a sua volta divisa in sotto fascie. Il programma prevede la costruzione di 1 milione di case. Tutto questo, permette alla gente compresa nella fascia o – 10 salari minimi di poter indebitarsi a tassi di mutuo agevolato (circa 12-15% annuo) e creare una domanda che ha fatto impennare la costruzione di case popolari.
Il direttore delle relazioni con gli investitori della Brookfield Incorporaçôes, dichiara, riferendosi al segmento delle case di bassa gamma: “la velocità di vendita di questo segmento è infinitamente superiore a quello di alta gamma.”
Sembra proprio che il programma del governo abbia gonfiato le vele del settore immobiliare brasiliano! Come sempre in questi casi, speriamo che la barca abbia un buon timoniere e che i debiti delle famiglie non vengano trasformati in derivati, come già successo negli USA. D’altro canto, le condizioni economiche brasiliane sono buone, la necessità di case è una necessità e non un modo per accontentare gli amici palazzinari, le risorse in Brasile non mancano, il Brasile non è indebitato con stati esteri e presta 10 miliardi di $ al Fondo Monetario Internazionale!
S.
Visto permanente brasiliano.
Oggi abbiamo ricevuto la prima e-mail di richiesta informazioni da parte di una ragazza, Silvia, questo è il suo blog, che ci chiedeva notizie sul come poter prendere il visto brasiliano senza dover mettere in gioco capitali (almeno 50.000 $) come riporta il sito del consolato. Silvia, spero di darti una buona notizia nel dirti che, una coppia puó richiedere il visto permanente nel momento in cui gli nasce un figlio in Brasile, anche se i genitori sono entrambi stranieri e anche se in quel momento sono clandestini, nel senso che gli è scaduto il visto turistico. Buona fortuna.
S.
Popi rocki
Finalmente un sabato sera diverso dal solito!! Ieri sera siamo andati dai nostri amici a cena (al solito Le Monde che ci piace un sacco), e abbiamo deciso di uscire una volta chiuso il ristorante. Perciò ci siamo abbuffati, ci siamo bevuti un bel caffè per rimanere svegli (non siamo più abituati..) e verso l’una chiudiamo il ristorante e andiamo tutti verso Recife. Manoella, che è del posto, conosce diversi locali. Adora ballare e ci dice che andremo in un posto che si chiama Jardins (giardini). Pronti, via, pieni di voglia di fare festa. Arriviamo a questo Jardins e ci restiamo malissimo. Dei giardini c’ha solo il nome. Tutto al chiuso, con l’aria condizionata sparata a chiodo. Prima di entrare chiediamo che musica fanno: forró. Gurgle… no, per carità, se c’è una cosa che proprio detesto è il forró. Continua la lettura di Popi rocki
Buongiorno brasiliano
Uscire dalla porta di casa di mattina presto. Vedere il mare calmo e il cielo azzurro. Fare colazione all’aria aperta. L’unico rumore, una ninna nanna sussurrata da un nonno brasiliano alla nipotina in lacrime. Uno dei migliori risvegli, in un sabato brasiliano.
A.
100% Jesus
Che fossero molto religiosi me l’ero immaginata. Che avessero un modo tutto loro di esserlo pure. Ma questi adesivi sono veramente tamarrissimi. Non è raro, anzi, quasi lo è il contrario, vedere auto, moto, carretti trainati da muli, biciclette, chioschi con attaccati adesivi del tipo: 100% Jesus, Deus è fiel, Deus te ama, Jesus ama você sem limites, Você é especial para Deus, Jesus Cristo voltará (Gesù Cristo tornerà), Sorria Jesus te ama (sorridi, gesù ti ama)…e avanti all’infinito. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti e la maggior parte sono veramente divertenti. Ovviamente si parte da gesù per arrivare a qualsiasi altra spiritosaggine attaccata a parabrezza e portiere. Ce ne è una divertentissima. Ho trovato la foto in Internet, ma non riesco a salvarla. Continua la lettura di 100% Jesus
Stoooop!!!!!!!
Questa trovata è carinissima: la Prefettura di Recife, stufa delle continue violazioni del codice della strada, ha deciso, nel 2008, di assoldare dei “vigili urbani” decisamente particolari. Non danno le multe, sono simpatici, sono colorati, ballano sui marciapiedi. Sono dei pagliacci. Sì, dei veri e propri pagliacci. Li trovate ai semafori delle strade più trafficate e centrali di Recife. La prima volta che li ho visti pensavo fosse per il Carnevale. Mi sbagliavo, ci sono tutto l’anno. E sono divertenti! Se ti vedono senza cintura subito ti richiamano all’ordine, sempre in tono scherzoso. Girano tra le macchine ferme, ti guardano dentro, ti sputtanano un po’… Ovviamente a me è capitato. Stavo nei sedili posteriori senza cintura (in Italia dobbiamo ancora abituarci bene..) e arriva un ragazzone alto alto e magro magro, vestito da donna, con una parruccona bionda in testa. Mi vede e mi urla: ” Galegaaaa!!! O cinto, minha filha!!”. E io, oddio, dice a me… Si avvicina e incomincia a fare battute, a scherzare, a dirmi di mettere la cintura, il tutto condito dal suo fare effemminato portato all’eccesso. Galega è una parola che significa bionda. Non è il termine ufficiale, ma è un modo spiritoso per dirlo. Continua la lettura di Stoooop!!!!!!!
IPTU – L’Ici brasiliano
Non ci credevo, ma il ragazzo che avevo davanti, mi stava chiedendo cosa ne pensassi della Prefettura di Paulista, fantastico e appunto incredibile, per la prima volta potevo esprimere tutte le mie opinioni in forma anonima sull’operato della Prefettura che corrisponde al municipio italiano. Le domande erano tutte riferite a come, secondo me, la Prefettura stava svolgendo il suo operato, dalla pulizia, ai buracos nelle strade e alla fine come funzionava il servizio di raccolta dell’IPTU. Ecco, mi sono detto da dove scaturisce tutto questo interesse nel sapere le opinioni del popolo, dalla raccolta dell’IPTU
!
In pratica, l’IPTU, è una tassa municipale annuale, che ogni cittadino che possiede un terreno deve pagare, o sarebbe meglio dire dovrebbe pagare, perchè in realtà a pagarla sono veramente in pochi, comunque non senza conseguenze. È l’ICI italiano anzi l’ex ICI, una delle poche tasse che arrivano direttamente in comune e fanno si che i comuni riescano a gestire almeno l’ordinaria amministrazione. Le percentuali che si pagano di IPTU, sono sempre riferite al valore del terreno dato dalla Prefettura, che di solito è quello registrato nell’ultimo atto di compravendita o dato d’ufficio in base a stime. Si paga l’ 1% del valore se sul terreno c’è una casa, naturalmente dichiarata, il 2% se sul terreno esiste una costruzione, va bene anche un muro di recinzione, in fine il 3% se è solo terreno. Molti, almeno nel nordest brasiliano, non pagano l’IPTU prendendo come scusa il cattivo funzionamento e il magna-magna (si si esiste anche qui) delle Prefetture. Ma in Brasile lo Stato è molto paziente e ha creato una leggina, che praticamente, non ti permette di vendere legalmente, con passaggio di proprietá, una casa o un terreno se non hai versato l’IPTU dovuto, quindi, come pubblicavo nel mio articolo precedente sugl’investimenti fate attenzione quando comperate una casa o un terreno, prima di versare qualsiasi caparra, verificate che l’IPTU sia saldato. Se non lo fosse, fatevelo scalare dal prezzo che dovreste pagare, ci sono terreni o case che hanno un valore simile all’IPTU che uno dovrebbe pagare. Comunque le Prefetture, sempre a corto di soldi, sono ben disponibili a trattare il prezzo dell’Iptu che dovresti pagare, molte fanno anche delle promozioni, tipo se paghi entro il…ti faccio il 30% di sconto, puoi pagare a rate….Dimenticavo che, è prassi tra i brasiliani vendersi le case con semplici scritture private, appunto per oviare al pagamento delle tasse arretrate, a quel punto però il valore dell’immobile è molto inferiore al valore di mercato.
S.
Alla cieca
Ricordate il mio bel discorsetto sui vetri oscurati che ci facevano sentire un po’ dei vips? Beh, dopo aver guidato alla cieca per un paio di notti, abbiamo deciso di tirare via la pellicola oscurante almeno dal parabrezza. Di giorno è comoda per il sole, ma di notte è come andare in giro con gli occhiali da sole. Già la visibilità è scarsissima sulle strade fuori città, poche segnaletiche, non capisci bene dove è la fine della carreggiata…insomma, ci mancava solo di non riuscire a vedere cosa c’è fuori. Ci veniva il mal di testa a forza di aguzzare la vista. Continua la lettura di Alla cieca
Sandro na brasa
Non potevo non mettere quest’opera d’arte. Non parlo della foto in sè, ovviamente. Ma del braciere. Stasera, essendo avanzata un po’ di carne dal churrasco di domenica, ci siamo fatti una grigliatina a due. E il fuoco si è accesso subito, senza lavorarci troppo dietro. Avreste dovuto vedere Sandro. Gli mancava la clava ed era perfetto, a torso nudo, puzzando di bruciato, tutto fiero, come se avesse appena cacciato un mammut. Voleva sbatterci su 2 kg di carne perchè gli pareva un peccato sprecare tutto quel fuoco per pochi spiedini. Fortuna che non l’ha fatto. Ora è qui tutto contento che canta “Fratelli d’Italia”.
Buona serata a tutti!!!!
A.
Dottoreee dottoreeee
Congratulazioni alla mia sorellina, che proprio oggi ha raggiunto l’agognato traguardo della laurea. E così di studenti in famiglia non ce ne sono più, per la fortuna dei nostri genitori! Brava dottora!! E goditi l’estate và, che per lavorare hai tutta la vita!! 😉
A.
Congratulazioni Elena e un grande abbraccio! Ti aspettiamo, churrasco e …coca cola!
S.
Verde che più verde non si può
E’ la primissima cosa che ho visto del Brasile e la primissima che mi ha colpito: il verde. Scesa dall’aereo, la prima volta che sono venuta qui, e imboccata l’autostrada, sono rimasta senza parole. Una strada e la giungla. E che noi trentini al verde ci siamo abituati, viviamo accerchiati da bellissime montagne. Ma qui è un verde diverso, un verde più verde, una natura di un altro tipo, che resta così tutto l’anno. E’ bellissima. Si vede che è rigogliosa, viva, che cresce in ogni dove, selvaggia e potente. Mi sono innamorata di questa natureza. Continuo a scattare foto inutili mentre vado in macchina (da passeggera, ovvio), a destra e a sinistra, solo per immortalare quella collina là, o quel paesello nel verde laggiù. In realtà, lungo le strade, di case ce ne sono eccome. Avevo accennato al fatto che non riesco ancora a capire dove finisce una città e ne inizia un’altra. Continua la lettura di Verde che più verde non si può
Le mie scuse…
Le mie più sentite scuse agli amanti del cavaliere, ma non posso non pubblicarla…evviva la satira che ci fa sorridere anche quando ci sarebbe da piangere!
Grazie Marco, se non potrò più rientrare in Italia sarà anche merito tuo
S.
Escursioni in Kenya senza tour operator!
Un buon inizio per chi vuole viaggiare in Kenya senza passare per i tour operator…cliccate qui. Grazie Mik.
Sembra molto interessante, se qualcuno avrá la fortuna di andarci, mi tenga informato che non si sa mai
S.
A scuola
Mi sento un po’ in colpa. Nei miei ultimi articoli sono stata parecchio critica. Forse perchè sono stati giorni pesanti… o forse perchè piano piano comincio a sentirmi di casa e a vedere le cose come sono in tutti i loro aspetti, belli e meno belli. In realtà, io parto dal presupposto che questo è un paese bellissimo, ma che ha i suoi problemi, e questa non è una novità per nessuno. Non voglio dare l’illusione di un paese in cui vivi con niente, pieno di belle spiagge e culi che ondeggiano. Il Brasile è molto di più. Ovvio, per i turisti da resort è solo quello, ma i turisti da resort non li voglio nemmeno prendere in considerazione. Ma di tutto questo parlerò in un altro momento. Continua la lettura di A scuola
V.I.P.
Avete presente quelle Limousine bianche, lunghissime, con i vetri scuri che non vedi chi c’è dentro? Ecco. Adesso, quando vado in giro, mi sento un po’ così. Ok, la Fiat Palio brasiliana non è molto lunga, non è nemmeno bianca, a dire il vero non assomiglia nemmeno un po’ ad una Limousine, ma i vetri oscurati ce li ha!! Eccome se ce li ha!! Ieri Sandro li ha fatti oscurare. Da fuori sono neri. Tutti i vetri, parabrezza compreso. La prima volta che sono stata qui in Brasile, l’anno scorso, avevo notato che quasi tutte le macchine avevano i vetri oscurati. Il sole, diceva Sandro, così non rischi di andare in ebollizione. Che in parte è vero. In più hai il vantaggio di non doverti mettere gli occhiali da sole quando guidi, cosa che io odio (oh, non mi sono mai riuscita ad abituare agli occhiali da sole), e di notte i fari abbaglianti ti accecano meno. Certo, quando sono le 16 di pomeriggio ti sembra che sia notte e ti tocca aguzzare la vista, e quando esci, per un momento gli occhi diventano due fessure. Ma è comodo. Perchè il reale motivo per cui li ho voluti oscurare è la sicurezza. Ora che devo andare avanti e indietro da Recife, il fatto di passare inosservata mi fa stare più tranquilla. Sia chiaro che non è che sia una che vive con l’ansia, sennò qui non ci potrei mai vivere. Ma sai, ti fermi al semaforo e arrivano in 800 per lavarti i vetri, per venderti caramelle, e non sai cos’altro può capitarti. Ovviamente io, in quanto donna giovane, bionda, palesemente straniera, e sola, sono presa di mira. Pensano che accetti di buon grado di farmi imbrattare i vetri, tanto.. cosa vuoi che siano per me un paio di Reais (moneta locale)? No no, grazie. Da fuori, ora, è quasi impossibile capire quanta gente ci sia dentro la macchina. Ovvio che questa cosa non mi salverà da eventuali assalti, che qui tutti temono terribilmente. Ma forse un minimo….
Lo svantaggio dei vetri oscurati c’è: un piccolo dettaglio…le biciclette, di notte…uhm, mica si vedono tanto bene… urgh.. 😉
A.
Errata corrige
Nell’ articolo Eu faço a diferença ho detto che brava/o vuol dire arrabbiato. In realtà, proprio il giorno dopo, ho scoperto che si dice brabo/a. Però, convinta di aver già sentito bravo/a, sono andata a cercarlo sul dizionario e mi dava come traduzione selvaggio, imbestialito (che comunque rendeva perfettamente il mio stato d’animo). Perciò deduco che si possano usare entrambi, forse uno è più forte dell’altro. Indagherò.
A.
P.S. Mi sono appena accorta che non avevo dato la traduzione di brava…perciò potevo stare zitta…
Appunto si diceva…
Oggi. Zero voglia di fare da pranzo. Andiamo a mangiare fuori in un ristorante alla buona qui vicino dove andiamo spesso. Siamo lì che aspettiamo la nostra carnazza alla piastra mentre il cameriere sparecchia un tavolo vicino. Prende bicchieri, piatti, posate. Poi vede che la bottiglietta di plastica dell’acqua è vuota e traaaaccc, fuori dal ristorante, la lancia in strada. Vi giuro. A questa cosa non mi voglio abituare. Io e Sandro restiamo di sasso:”hai visto anche tu quello che ho visto io?”…senza parole. Continua la lettura di Appunto si diceva…
Europa cerca Europa
Dev’essere una cosa istintiva. Eppure io, quando vado all’estero, cerco sempre di evitare contatti con i miei simili. Ossia con gli italiani. Non perchè odio gli italiani, ma perchè quello che mi interessa è conoscere la gente del posto, mi piace conoscere gente diversa da me, parlare una lingua diversa, o cercare di farmi capire per lo meno. Qui è la stessa cosa. Ma, in realtà, gli amici che ci siamo fatti sono europei. Un olandese, un belga, un italiano, tutti sposati con brasiliane, ma comunque europei. Alla fine credo che istintivamente sentiamo il bisogno di ricercare nostri simili. Come per solidarietà, stranieri in un paese che non è il nostro. Continua la lettura di Europa cerca Europa
Concezione del lavoro
Noi italiani non saremo famosi per lo stacanovismo. Ma qui ci battono. Credo che la parte più difficile del nostro lavoro qui in Brasile sia quella di relazionarci con i dipendenti. Tutta bravissima gente, per fortuna, ma che ha una concezione diversa del correre. Avete in mente quando ci sono quei giorni in cui c’è da fare una marea di roba e vi tocca correre da una parte all’altra e addirittura vi dimenticate di andare in bagno? Ecco, qui non succede. Ultimamente ci sono un sacco di cose da fare, gli appartamenti richiedono manutenzione continua di ogni tipo (ricordate il rispetto delle cose altrui?) e da lavorare ci sarebbe per 15 ore al giorno. Continua la lettura di Concezione del lavoro
Felicità interna lorda
L’altro giorno, mentre scorrevo su internet qualche quotidiano italiano, mi sono imbattuto in un articolo su Repubblica.it di Alessandra Retico, il quale parlava di uno studio anglossasone sul FIL ,ossia Felicità Interna Lorda. Leggendo le prime righe di questo articolo, mi è subito venuto in mente il discorso di Bob Kennedy che avevo visto su Report e che vi posto. Beh, in sintesi, questo studio inglese fa notare come la gente che vive in paesi meno benestanti rispetto a quelli occidentali, come i paesi dell’america latina, dichiarino di essere più felici. Continua la lettura di Felicità interna lorda
Taxa Tapa-buracos
Ecco qui. Sentite questa. Qui, in Pernambuco (non so negli altri stati del Brasile), questa “tassa tappa buchi” è stata finalmente sospesa un po’ dappertutto. Gli automobilisti dovevano pagare il corrispettivo del nostro bollo auto più una tassa annuale a parte. Appunto questa taxa tapa-buracos. Il nome vero sarebbe Taxa de Conservação e Manutenção de Vias Públicas. L’hanno abolita, anzi sospesa , ovviamente dopo le mille proteste dei contribuenti. Ho cercato in Internet il vero motivo della polemica, ma non l’ho trovato scritto da nessuna parte. Ho idea che qui si censuri ancora più che in Italia. Beh, il motivo per cui è stata sospesa sembra sia dovuto all’incostituzionalità di questa tassa, che dovrebbe essere già inclusa nel bollo auto (come sarebbe ovvio). Continua la lettura di Taxa Tapa-buracos
Eu faço a diferença
Tó ficando brava, muito brava. A dire il vero mi stanno proprio girando (brava, qui, non significa affatto quello che significa in italiano). Io faccio la differenza, ma gli altri? Questi sacchetti di tessuto, mega resistenti, sono supercomodi per quando andiamo a fare la spesa: li possiamo riempire all’inverosimile e non cedono di un millimetro nonostante il peso. E contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente. Questa cosa mi tocca qui in Brasile molto più che in Italia. Non perchè in Italia non ce ne sia bisogno, ma perchè in Italia, o almeno a Trento, è una cosa più diffusa e più sentita (senza parlare poi di altri paesi europei). Insomma, lasciando stare certi casi, c’è un po’ più di coscienza. Se mangi un sacchetto di patatine, cerchi ovunque un cestino in cui puoi buttare la plastica vuota. Ci pensi su 10 volte prima di buttarla per terra. Qui invece è il contrario. Cestini in giro ce ne sono pochissimi, e di solito sono completamente vuoti. Ma dai, che palle, devo andare al cestino più vicino…no, per terra è più rapido. In un articolo avevo parlato delle mini confezioni. Mi riallaccio al discorso. Continua la lettura di Eu faço a diferença
A Kombi
In un articolo precedente avevo nominato la Kombi. La sua funzione, generalmente, è quella di portare in giro le persone, facendo un servizio tipo taxi o autobus. Non serve la fermata, ogni Kombi ha una striscia di un colore diverso in base al percorso che fa, costa poco (circa 0,50 cent di euro, per qualsiasi tratta, lunga o corta che sia), ce ne sono in giro un sacco, e si respira, perchè di solito girano con i portelloni aperti
. Per fare una lunga tratta, volendo si arriva anche a Recife in Kombi, bisogna cambiarne diversi. Ma di solito si consigliano tratte brevi, per il costo (che prendine 4 o 5 alla fine ti costa di più dell’autobus) e per la loro stabilità. Guidano molto veloci, e la stabilità di questo veicolo non sembra essere proprio il top. Perciò meglio non trovarsi in autostrada in kombi. Continua la lettura di A Kombi
Belle case in affitto
Questo é un sito molto interessante in portoghese/spagnolo/inglese dove potrete trovare case/ appartamenti in affitto nei posti più belli del Brasile.
aluguetemporada.com.br
Maria Farinha-Recife a/r
Ce l’ho fatta!!!!!!!!!!!!! Sono riuscita ad andare da sola in macchina in centro a Recife e tornare, senza (grossi) danni!!! Avevo una riunione in una scuola, così ho preso e sono andata da sola. D’altronde non posso usare Sandro come un taxi e fargli sciroppare ogni riunione. Perciò parto, tranquilla e pacifica, con un po’ di anticipo, che non si sa mai dato che sta piovendo da giorni a dismisura e ci sono stati enormi problemi alla circolazione, ovviamente causati da strade diventate improvvisamente fiumi in piena (non esagero) . Continua la lettura di Maria Farinha-Recife a/r