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Attendere prego

Ho la sensazione che metà della vita, qui, la si passi in attesa. In attesa di tutto. Aspettare e non spazientirsi direi che è un’ ottima regola per non farsi venire una crisi di nervi. E’ risaputo che, in genere, i brasiliani non arrivano mai puntuali. Fino ad adesso infatti non si sono smentiti. Ma questo, in fondo, non mi dispiace. Io sono una ritardataria cronica. Ovviamente, quando vado a dare lezioni a scuola arrivo puntuale. Ma su 12 studenti saranno 5 ad essere puntuali. Così aspetto i classici 5 minuti per vedere se arrivano. Ma alla fine iniziare 5 minuti dopo è peggio: innesca quel naturale meccanismo per cui tutti poi arrivano 15 minuti in ritardo. La cosa migliore è cominciare all’ora stabilita e i ritardatari si attaccano. Continua la lettura di Attendere prego

Rollerblade

Qualcuno aveva suggerito (sei stato tu Sandro? Non ricordo…) di fornire i dipendenti di pattini a rotelle, per rendere veritiera al 100% la loro definizione di “correre”. In effetti, dire correre è relativo, può essere una corsa lenta o una corsa veloce o semplicemente una passeggiata, dipende tutto dagli standard a cui uno è abituato. Fatto sta che qui esistono davvero i lavoratori sui pattini a rotelle. Una gran figata. Lo farei anche io un lavoro così! Qui vanno a pala i centri commerciali. Beh, diciamo che vanno a pala tra la gente che può permettersi di acquistare negli shopping center. La temperatura media nei centri commerciali è di circa 17 gradi centigradi. Continua la lettura di Rollerblade

Stoooop!!!!!!!

Questa trovata è carinissima: la Prefettura di Recife, stufa delle continue violazioni del codice della strada, ha deciso, nel 2008, di assoldare dei “vigili urbani” decisamente particolari. Non danno le multe, sono simpatici, sono colorati, ballano sui marciapiedi. Sono dei pagliacci. Sì, dei veri e propri pagliacci. Li trovate ai semafori delle strade più trafficate e centrali di Recife. La prima volta che li ho visti pensavo fosse per il Carnevale. Mi sbagliavo, ci sono tutto l’anno. E sono divertenti! Se ti vedono senza cintura subito ti richiamano all’ordine, sempre in tono scherzoso. Girano tra le macchine ferme, ti guardano dentro, ti sputtanano un po’… Ovviamente a me è capitato. Stavo nei sedili posteriori senza cintura (in Italia dobbiamo ancora abituarci bene..) e arriva un ragazzone alto alto e magro magro, vestito da donna, con una parruccona bionda in testa. Mi vede e mi urla: ” Galegaaaa!!! O cinto, minha filha!!”. E io, oddio, dice a me… Si avvicina e incomincia a palhaçofare battute, a scherzare, a dirmi di mettere la cintura, il tutto condito dal suo fare effemminato portato all’eccesso. Galega è una parola che significa bionda. Non è il termine ufficiale, ma è un modo spiritoso per dirlo. Continua la lettura di Stoooop!!!!!!!

Jantar com jacaré (cena con coccodrillo)

Yessss, avete capito bene, cena con coccodrillo. Appena ho visto il volantino dell’azienda che li alleva mi è venuta la pelle d’oca: foto scabrose che immortalavano l’intero trattamento, morte, sezionamento e compagnia bella. Sembra che la carne di coccodrillo sia molto sana e priva di grassi, insomma, perfetta per chi ha problemi di colesterolo. Lo slogan pubblicitario sul volantino diceva: ” Prodotto ecologicamente corretto. Sapore, salute  coscienza ambientale”. Ecologicamente corretto?? Sì perchè non cacciano i coccodrilli nel loro habitat naturale, ma li allevano loro. Vabbè…fatto sta che non immaginavo che i coccodrilli si potessero anche mangiare.  Vi lascio il link così se siete curiosi potete darci un occhio 😉 www.coocrijapan.com.br Continua la lettura di Jantar com jacaré (cena con coccodrillo)