Questi eventi, che personalmente abolirei, soprattutto da quei paesi che non se li possono permettere, sputano sulle culture ospitanti, un po’ come i grandi resort che a noi occidentali piacciono tanto.
Si stanno sperperando miliardi di $ in stadi, ai quali ci devi arrivare percorrendo autostrade a cui manca l’asfalto e se piove sei fortunato se non finisci sott’acqua. Questa coppa costerà al Brasile più delle ultime tre messe assieme, e pensare che questi denari potevano essere spesi in opere pubbliche ben più utili. Secondo il mio modesto parere al Brasile questo mondiale non farà molto bene. Mi sforzo di pensare che comunque creerà lavoro e probabilmente il miglioramento di qualche servizio pubblico.
Nel frattempo domani inizia la Confederation Cup, sembra stia diventando teatro di proteste. Quale occasione più idonea per mostrarsi al mondo?
Ma ci sono anche delle buone notizie, tipo quella che le Baianas di Salvador de Bahia sono riuscite nell’intendo di vendere il loro delizioso acarajé negli stadi della coppa, cosa che un regolamento della FIFA vietava. Ci sono riuscite anche grazie ad una petizione online fatta su change.org.
Intanto chi è passato per la Confederation Cup sulla via per l’areoporto di Recife si è trovato questo.
S.