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Mondiali 2014 Brasile, un affare per pochi.

Questi eventi, che personalmente abolirei, soprattutto da quei paesi che non se li possono permettere, sputano sulle culture ospitanti, un po’ come i grandi resort che a noi occidentali piacciono tanto.

Si stanno sperperando miliardi di $ in stadi, ai quali ci devi arrivare percorrendo autostrade a cui manca l’asfalto e se piove sei fortunato se non finisci sott’acqua. Questa coppa costerà al Brasile più delle ultime tre messe assieme, e pensare che questi denari potevano essere spesi in opere pubbliche ben più utili. Secondo il mio modesto parere al Brasile questo mondiale non farà molto bene. Mi sforzo di pensare che comunque creerà lavoro e probabilmente il miglioramento di qualche servizio pubblico.

Nel frattempo domani inizia la Confederation Cup, sembra stia diventando teatro di proteste. Quale occasione più idonea per mostrarsi al mondo?

Ma ci sono anche delle buone notizie, tipo quella che le Baianas di Salvador de Bahia sono riuscite nell’intendo di vendere il loro delizioso acarajé negli stadi della coppa, cosa che un regolamento della FIFA vietava. Ci sono riuscite anche grazie ad una petizione online fatta su change.org.

Intanto chi è passato per la Confederation Cup sulla via per l’areoporto di Recife si è trovato questo.

 

S.

NO alla moto

Non vi venga mai in mente di noleggiarvi una moto da queste parti. Per carità, magari siete degli ottimi piloti, ma il problema qui è l’educazione stradale. E le moto sono talmente tante che non puoi vederle proprio tutte. E lo dice una che guida, appunto, una macchina. I primi mesi Sandro soffriva di una saudade incredibile per la vita da biker che ha ormai lasciato a Trento, così si era messo in testa di comprarsi una moto. Una moto semplice, maneggevole, abbastanza alta da non sfasciarla ad ogni buraco che si incontra per strada. Comunque pur sempre una moto. Continua la lettura di NO alla moto

Alla cieca

Ricordate il mio bel discorsetto sui vetri oscurati che ci facevano sentire un po’ dei vips? Beh, dopo aver guidato alla cieca per un paio di notti, abbiamo deciso di tirare via la pellicola oscurante almeno dal parabrezza. Di giorno è comoda per il sole, ma di notte è come andare in giro con gli occhiali da sole. Già la visibilità è scarsissima sulle strade fuori città, poche segnaletiche, non capisci bene dove è la fine della carreggiata…insomma, ci mancava solo di non riuscire a vedere cosa c’è fuori. Ci veniva il mal di testa a forza di aguzzare la vista. Continua la lettura di Alla cieca